Giovan Battista Tiepolo

(Venezia, 1696 – Madrid, 1770)

Opere di Giovan Battista Tiepolo
in alta definizione
Palazzo Labia – Venezia – Incontro di Antonio e cleopatra

Nato a Venezia nel 1696 e morto a Madrid nel 1770, Giovan Battista Tiepolo percorre con la sua arte quasi l’arco di un intero secolo… Un secolo di grandi trasformazioni sia politiche che culturali. È la società stessa a cambiare volto in seguito al succedersi di eventi di grande portata storica e scientifica e l’arte non potrà che adeguarsi o fuggire in un mondo lontano e fantastico. Tiepolo è stato identificato come il più grande pittore del 1700 e di lui si è soliti dire concluda il periodo barocco. Se questo è vero è però anche giusto affermare che tale giudizio può essere semplicistico di fronte ad una personalità, come quella del Tiepolo, che sembra aderire ad alcuni concetti del tempo ma nel contempo ne introduce altri che in qualche modo anticipano, l’arte a venire.
L’illustre critico d’arte e d’architettura Giulio Carlo Argan ha affermato che il Tiepolo ha aperto in realtà la strada ad un’arte nuova, bruciando la sostanza storica della tradizione dell’arte italiana, per cui l’arte venuta dopo non poteva che partire da premesse diverse, non italiane. Si evidenzia in tale tesi in questo modo il punto di rottura determinatosi con l’arte precedente, dopo che un certo tipo di arte aveva ormai raggiunto i massimi livelli. Tiepolo in breve tempo sarà riconosciuto come un grandissimo artista e sarà apprezzato in tutta Europa. Riceverà prestigiosi incarichi e le sue opere si diffonderanno anche fuori dal contesto italiano. Tiepolo si riferì, per elaborare il suo linguaggio pittorico, all’arte di Paolo Veronese e alla tradizione coloristica veneta da cui acquisì l’amore per i colori intensamente luminosi, le tinte chiare e fredde. Ma l’ispirazione all’artista cinquecentesco non è ravvisabile solamente nella trasparenza delle figure dipinte, ma anche nel modo anticonformista di proporre i soggetti e soprattutto in quel modo giocoso di riprodurre lo spirito mondano di una società ancora piena di gioia di vivere.
In Tiepolo la realtà viene smaterializzata dall’uso di una prospettiva portata agli estremi limiti e dal colore. La particolare luminosità viene conferita al colore dall’accostamento di tinte complementari che accendono quasi di luce propria i cromatismi donando un senso di perenne luce mattutina. Attraverso il colore Tiepolo toglie consistenza reale ai fatti presentati e per far questo si avvale anche di un particolare uso della prospettiva. La prospettiva perde infatti le prerogative acquisite nel periodo rinascimentale di strumento di conoscenza obiettiva della realtà, per raggiungere l’estremo confine della verosimiglianza. Grazie alla tecnica del quadraturismo – Tiepolo ebbe come collaboratore Mengozzi Colonna, il più noto quadraturista dell’epoca-, inserì le sue vorticose composizione all’interno di architetture simulate realizzando quell’effetto di “sfondamento” tipico degli affreschi barocchi.
Gli spazi luminosi e profondi delle sue opere sono sempre popolate da una folla di personaggi liberamente ispirati alla mitologia, ai racconti di tipo storico oppure biblici. Le tematiche del tempo infatti erano sempre le stesse… Occorreva esaltare il potere, elogiare la committenza, esporre i racconti biblici. Tiepolo allora sperimenta un modo tutto suo per evadere dai fatti narrati smaterializzandoli attraverso il suo personale modo di dipingere. Svincola i suoi soggetti da riferimenti attendibili.
Ecco così apparire Cleopatra (vedi: incontro tra Antonio e Cleopatra 1750 Palazzo Labia- Venezia) abbigliata come una dama settecentesca mentre Antonio, con aria poco marziale ed incedere elegante, le sostiene il braccio. Tutto diviene un pretesto per il vero soggetto di ogni sua opera: la rappresentazione teatrale, metafora di un epoca che è giunta alla sua conclusione e che nostalgicamente non rinuncia alla sua “messa in scena”.
Tiepolo è l’ultimo artista italiano di portata europea, dopo di lui l’arte italiana pur non potendosi considerare estinta, perderà il suo ruolo centrale in Europa. Oltre che a Wurzburg capoluogo della Franconia (dove Tiepolo decorerà la sala imperiale e il soffitto dello scalone della Wurzburg Residenz), a Venezia, a Udine e a Vicenza, Tiepolo sarà chiamato a dipingere anche a Madrid dove, sul finire della sua vita, conoscerà anche il suo tramonto artistico e dove la luce delle sue opere finirà di illuminarlo. Tiepolo infatti a Madrid cederà il passo ai nuovi artisti, quelli neoclassici, che sul finire del 1700 porteranno aria nuova spazzando via dal cielo le nuvole intensamente colorate di Tiepolo e la sua epoca.