William Alsop: quando il colore non è solo superficie

Will Alsop, architetto, urbanista, artista, è un professionista attento alla realtà che lo circonda, una realtà che veste a volte di colori ma che non rinuncia ad esaminare in tutti i suoi legami, se è chiamato a progettare un qualcosa che intervenga su di essa. Si muove infatti nell’ottica di chi comprende che i “segni” lasciati devono poter dialogare con i contesti, anche “sociali” dove si innestano. Per questa ragione è disponibile ad attuare uno scambio con le comunità presenti in campo, ad accogliere le loro istanze, ad esaminarne le motivazioni.
I contesti all’interno dei quali gli architetti sono chiamati ad operare, come i colori, hanno tutti una loro personalità. Allora che il giallo sia giallo e il verde, verde; che il blu, rimanga blu. Nonostante la diversità si potrà infatti comunque trovare il modo per fare attuare il dialogo, per generare l’armonia.
In seno ad una serie di progetti rivolti al rinnovamento di determinate aree della città di Londra, nasce la Peckham Library, uno degli edifici più famosi dello studio londinese di Alsop & Störmer. Vincitrice dello Stirling Price 2000, questa biblioteca/mediateca che comprende una superficie di ben 2.300 metri quadrati, si trova nel quartiere Peckham, situato nella zona sud ovest di Londra. Proprio William Alsop (capo del progetto e della realizzazione) ha ricevuto l’incarico di progettare, questo edificio, inaugurato nel marzo 2000, che si voleva da una parte estremamente innovativo, tanto da risultare tale anche negli anni a venire, ma nello stesso tempo non alieno dal contesto.
Inoltre la costruzione doveva possedere caratteristiche che la ponessero in una situazione di facile adattabilità ad esigenze future non preventivabili. Forme, colori e diversità di materiali concorrono a determinare l’aspetto complessivo di un’opera che appare da subito particolarmente originale. Allora il colore diventa uno strumento di comunicazione che vuole mediare il passaggio tra l’esterno, e l’interno con i suoi significati.
L’involucro esterno rivestimenti di rame patinato color verde brillante è realizzato attraverso una serie di lastre poste orizzontalmente, e, l’edificio ricorda la forma di una “L” messa al contrario. Questa elle, è come se si proiettasse in avanti in un tentativo di inglobare al suo interno lo spazio antistante. Gli stessi montanti tondi in acciaio sembrano essere stati disposti obliquamente per seguire questa stessa volontà.
L’interno è davvero originalissimo. La biblioteca è posta nella parte superiore ed è costituita da un vano ampio, a due livelli. Tale spazio è sormontato da tre corpi sopraelevati, a pianta ovale, chiamati “pods”. A loro volta i “pods” ospitano dei vani cui è stata attribuita di volta in volta una specifica funzione: uno spazio ludico dedicato ai bambini; un’area relax ed una sezione dedicata alla letteratura straniera. La biblioteca è munita anche di un laboratorio media, da tutti utilizzabile.
I progetti di Alsop sono stati inseriti all’interno della tendenza eco-tech, in relazione ad un utilizzo delle innovazioni tecnologiche capaci oggi di contribuire alla realizzazione di opere eco-compatibili.

Brevi cenni biografici

William Alsop, è nato a Northampton, in Inghilterra, nel 1947; compie i suoi studi presso la Architectural Association di Londra. Conosce John Lyall, con il quale condividerà l’inizio di un sogno che si concretizzerà nel 1981 con l’apertura dello studio Alsop & Lyall. Del gruppo entrerà successivamente a far parte Jan Stormer. Nel 1991 Lyall lascerà il gruppo e lo studio diventerà Alsop & Stormer. Questo studio con sedi a Londra, Rotterdam e Mosca, siglerà numerosi noti progetti d’architettura contemporanea. Alsop, contemporaneamente alterna una intensa attività professionale con l’insegnamento. Ha insegnato anche scultura presso la St Martin’s School of Art a Londra ed è stato docente universitario presso alcuni prestigiosi atenei internazionali. Visitor Professor in Australia, Germania e negli USA, dal 1997 insegna presso la Technische Universität a Vienna e ne dirige l’istituto di Hochbau. Le architetture di William Alsop sono caratterizzate da un gusto per la forma e per i colori, netti e decisi. È come se la sua personale capacità di trattare forme e colori in architettura, derivassero dall’esperienza artistica.
Alsop è infatti molto attivo anche nel campo dell’arte, ed inserisce nelle proprie architetture dei quadri che entrano come a far parte del progetto architettonico. I suoi progetti hanno ricevuto molti riconoscimenti: ricordiamo il Riba National Award (nel 1991) per il Cardiff Visitor’s Centre; il RIBA Civic and Community Architecture Award nel 1997 per Le Grand Bleu, sede del governo a Marsiglia, e il RIBA (Royal Institute of British Architects) Stirling Prize –relativo alla competizione architettonica più prestigiosa del Regno Unito-nel 2000 per la Peckam Library.
Tra le opere maggiormente significative rientrano anche il Ferry Terminal ad Amburgo; il palcoscenico a Groningen -del 1995; la sede Reuters a Mosca -del 1996 e; l’archivio di Stato ad Amburgo del 1998. Dal 2000 Alsop non è più insieme a Stormer. Alla separazione è seguita la fondazione nel 2001 di Alsop Architects che è uno studio attivo oltre che a Londra, anche a Pechino, in Canada e a Singapore. Ricordiamo, tra gli eventi più recenti, la vincita nel 2002 della competizione per “Fourth Grace” per il litorale di Liverpool, (di fronte alla baia formata dalla foce del Mersey). Il progetto di Alsop è stato preferito alle progettazioni di grandi personalità come Foster e Rogers.