Antoni Gaudì

Gaudí, genio solitario, fu il maggiore rappresentante del Modernismo catalano. Apprezzato dalla borghesia catalana del tempo, realizzò le sue opere quasi esclusivamente a Barcellona. Di famiglia artigiana, si diploma nel 1878 alla Scuola Superiore di Architettura di Barcellona, e accoglie nella sua formazione suggestioni del gotico filtrato da Viollet-le-Duc del nazionalismo catalano, del preraffaellismo inglese, rielaborate in un personalissimo linguaggio pregno di misticismo naturalista e religioso. Se però le sue prime opere risentono dell’influenza di Viollet-le-Duc e si rifanno alla tradizione, le opere successive denotano un passaggio dai motivi stilistici del passato ad una espressività che utilizza le possibilità offerte dalla tecnica moderna e caratterizzata dalla peculiarità di sovrapporre orditi decorativi a strutture rigorose.
La Sagrada Familia a Barcellona, ineguagliabile invenzione formale libera e fantastica, è il capolavoro dell’architetto. Commissionatagli dall’Associación Espiritual de Devotos de San José, l’opera accoglie le sue spoglie e rappresentò la ragione della sua vita dal 1883, oltre che la sua più importante esperienza professionale. Permanentemente alla ricerca di un equilibrio interiore Gaudì affermava che occorre combinare gli elementi sporgenti con quelli rientranti, in modo che a ciascun elemento convesso in piena luce, ne venga opposto uno concavo, ossia un’ombra.
Nel 1882 Gaudí conosce l’industriale Güell y Bacigalupi che ne diventa il mecenate; La sua prima opera importante è Casa Vicens (1878-80) a Barcellona, con influssi dell’arte mudéjar; dal 1885 realizza, il palazzo Güell (1885-89), la chiesa per la colonia Güell (1898 -1915), il parco Güell (1900-14), Casa Battlò (1905-07) e Casa Milà (1905-10). Gaudí, con spiccato senso dell’uso dei materiali anticipo’ soluzioni architettoniche e figurative ancora attuali come l’arco parabolico, dove la statica stereometria è risolta in una conformazione organica, sperimentò l’applicazione di motivi zoomorfici, primitivi o simboli mistici esprimendo anticipazioni di molte tendenze dell’arte moderna.
Chiamato “l’architetto di Dio”, dal 1999, si procede alle pratiche di beatificazione, su iniziativa dell’arcivescovo di Barcellona. Sarebbe il primo architetto nella storia ad essere proclamato Santo.