Obiettivi

Il nostro campo visivo, o angolo visivo, ha una ampiezza di circa 45 gradi. Possiamo dire che questa è una visione normale. Ebbene, nelle macchine fotografiche viene montato spesso un obiettivo che ha un angolo visivo intorno ai 45 gradi che viene chiamato non a caso, obiettivo “normale” e che vede come l’occhio umano.

Chi possiede una SLR può togliere l’obiettivo normale dalla macchina fotografica e montare su essa un obiettivo che vede molto più largo, ovverosia che ha un angolo visivo superiore ai 45 gradi. Si può arrivare a 60, 90, in casi estremi anche a 180 gradi. Un obiettivo di questo genere non vede certo come l’occhio umano e lo si definisce obiettivo grandangolare Guardando attraverso di esso si abbraccia un panorama più ampio di quello colto dall’occhio, ma i singoli oggetti risulteranno rimpiccioliti. Sempre chi possiede una SLR, può montare un obiettivo che vede molto più stretto dell’occhio umano, ovverosia che ha un angolo visivo inferiore ai 45 gradi. Si può arrivare a 30, 15, in casi estremi anche a 6 gradi. Un obiettivo di questo genere è definito teleobiettivo. Guardando attraverso di esso si abbraccia un panorama più stretto di quello colto dall’occhio, ma i singoli oggetti risulteranno ingranditi. Dunque abbiamo: Il GRANDANGOLARE, più di 45 gradi, meno di 50 mm, che vede ampi panorami e rimpicciolisce gli oggetti; il NORMALE 45 gradi, 50 mm, che vede come l’occhio umano; il TELEOBIETTIVO, meno di 45 gradi, più di 50 mm, che vede panorami stretti e ingrandisce gli oggetti.

Esistono alcuni obiettivi la cui lunghezza focale è variabile fra due estremi. Essi si chiamano zoom, a causa dell’effetto di spostamento che producono quando si varia rapidamente la loro lunghezza focale. Esistono degli zoom che variano da un leggero grandangolare ad un modesto teleobiettivo: per esempio il 28-80. Altri che vanno da un modesto teleobiettivo ad un teleobiettivo medio: per esempio il 70-210. Ricordiamoci allora che gli obiettivi possono essere a focale fissa o zoom (a focale variabile).
Attenzione a non confondere le espressioni focale fissa e fuoco fisso, che hanno significati completamente diversi. La prima si riferisce alla lunghezza focale di un obiettivo, la seconda al fatto che alcune macchine compatte di costruzione molto semplice non hanno alcun dispositivo per la messa a fuoco, né manuale né automatico.