Sainte Chapelle

Voluta da Saint Louis, – Re Luigi IX- la Santa Cappella fu edificata in tempi rapidi, e precisamente dal 1242 al 1246 e consacrata nel 1248. Concepita per ospitare le Sante Reliquie della Passione (Luigi IX compró da Balduino II le preziose Reliquie della Passione e due anni dopo altre Reliquie furono portate da Bisanzio) fu ideata in un momento storico in cui la Francia si insediava al primo posto nella cristianità occidentale ed è una delle più belle espressioni del gotico francese. Sorge nell’Ile de la Cité, e fu per lungo tempo ritenuta opera di Pierre de Montreuil. Oggi si è concordi nell’attribuirla a T. de Cormont. Si trova nel Palazzo di Giustizia, nella Consiergerie, prima sede del potere dei Re di Francia dal X al XIV secolo. La Consiergerie con la Santa Cappella è la sola parte visitabile di tutto l’antico Palazzo dei Re di Francia.

La facciata è compresa tra due torrette a guglia ed è preceduta da un ampio portico sormontato da una loggia, al di sopra della quale è situato il grande rosone. All’interno della chiesa si accede da un portale che conduce alla Cappella inferiore -Cappella bassa- dedicata alla Vergine; Attraverso una stretta scaletta si perviene alla parte alta dove furono esposte le Reliquie e dove l’arte delle vetrate si esprime nel modo più sublime. Si tratta di 600 mq di vetrate dove è rappresentata la storia dell’umanità dalla creazione alla redenzione del Cristo partendo dai racconti della Bibbia. Ogni vetrata è divisa in lancette e si legge da sinistra verso destra e dal basso verso l’alto Di queste vetrate solo due terzi purtroppo sono originali.
La Cappella alta fu consacrata dal Papa mentre la Cappella bassa dall’Arcivescovo di Bourges. Durante la Rivoluzione la Santa Cappella venne adibita a deposito. Mobili, stalli, e tribune preziose spariscono e le Reliquie che erano poste in una urna deposta in alto della tribuna a-giorno in fondo all’abside, vengono in parte disperse; Alcune sono conservate col tesoro di Notre Dame e altre ancora nella biblioteca Nazionale.
Dal 1802 al 1837 viene adibita ad archivio e solo alcuni anni dopo sottoposta ad un’opera di restauro affidata a F. Duban e J.B. Lassus. Queste opere riguardarono il tetto, la scala esterna, la guglia le decorazioni interne e una parte delle vetrate.