Architettura nell’antico Egitto

Le forme architettoniche più antiche che maggiormente sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo, e quelle che statisticamente l’uomo contemporaneo desidera maggiormente visitare sono, insieme a poche altre, proprio le piramidi. Forse per l’alone di mistero che ancora oggi le avvolge, forse, perché siamo rapiti dalla purezza delle loro forme e dalla storia millenaria di un popolo, quello egiziano, di cui ancora oggi sappiamo in fondo poco, nonostante gli studi fatti e le numerose testimonianze giunte.
La civiltà egiziana si sviluppò in un ampio periodo storico, dal 3100 a.C. al V secolo d.C. Verso il 2850 a.C. il territorio egiziano fu diviso in due grandi Regni, e venne unificato da re Menes, che stabilì la capitale a Tinis, nel Medio Egitto. L’epoca protodinastica, va dal 3100 al 2850, a.C. i monumenti funerari dei re danno un inizio all’architettura sepolcrale. Successivamente si avrà il Regno Antico (2850-2050 a.C.) in cui la capitale, da Tinis, viene spostata a Menfi, nel Basso Egitto; in questo periodo il faraone è re assoluto, incarnazione del dio-falco Horus, poi, dalla IV dinastia sarà il figlio del re sole Ra. Dalla III alla VI dinastia verranno edificate le piramidi più famose.
Lo stato in questo periodo si impone ed i complessi funerari dei sovrani, sono adesso interamente edificati con grossi blocchi di calcare e granito. Il Regno Medio (2050-1580 a.C.), in cui la capitale è Tebe, nell’Alto Egitto vede l’edificazione a Karnak dei grandi templi di Ammone. Nel Regno Nuovo (1580-715 a.C.), lungo circa nove secoli la civiltà egiziana raggiunse un ineguagliabile splendore ed entrò in contatto con i popoli dell’Oriente, sarà caratterizzato dalle campagne in Asia e Nubia, si raggiungerà la massima espansione e si caratterizzerà con le costruzioni dei templi di Karnak, Luxor ed Abu Simbel. Ultimo conclusivo periodo è detto Bassa epoca dal 715 al 525 a.C. Nel 525 a.C. il re persiano Cambise invase l’Egitto. Con questo periodo che si segna la conclusione della civiltà egiziana con i caratteri storici tramandati. Nel 332 Alessandro Magno conquisterà l’Egitto. Il periodo che va dal 1075 fino alla conquista di Alessandro Magno, è detto epoca tarda.
Le piramidi erano imponenti monumenti funerari che formavano nel loro insieme dei complessi unitari. Gli studiosi di cultura egizia attribuiscono alla forma della piramide, un riferimento alla pietra sacra simbolo di Ra, il dio Sole, come simbolo solare di ascensione. La simbologia permea tutta la cultura degli egizi che consideravano la tomba un luogo sacro, dove il corpo poteva conservarsi in eterno. Pertanto al defunto venivano assicurati all’interno della sepoltura oggetti posseduti in vita, utilizzabili nell’esistenza ultraterrena. Questo ha nel tempo causato razzie di tombe per appropriarsi dei tesori contenuti all’interno. Giza ospita le tre piramidi più famose, situabili intorno alla metà del III millennio. La più grande è quella di Cheope, seguono nell’ordine quelle di Chefren e di Micerino. La piramide di Cheope copre un’area di 52.400 kmq. Era alta 143.6 m. Alla camera funeraria interna, rivestita di granito rosso e coperta da nove pesantissime lastre si accede percorrendo una galleria lunga quasi 47 m. e alta 8,54. Del complesso fanno parte piramidi minori per le regine la sfinge e i templi funerari. L’architettura religiosa non comprende solo le piramidi, ma anche costruzioni sepolcrali e templi di Faraoni divinizzati. Le piramidi successivamente caddero infatti in disuso, ed i faraoni per le loro sepolture edificarono templi con colonne altissime a distanze così ravvicinate, da sembrare foreste.