Il furto del 1911

Immagine giornalistica: spazio vuoto sulla parete del Louvre in seguito al furto del 1911

Sulla Monna Lisa fioriscono miti e leggende, come quella che vorrebbe che il dipinto sia stato sostituito e che quello in mostra al Louvre sia solamente una fedelissima copia. Ma da dove nascono simili dicerie? Il fatto è che la Gioconda fu trafugata nel 1911. Del furto addirittura vennero accusati alcuni noti personaggi del mondo dell’arte dell’epoca (poi scagionati): il poeta Apollinaire e l’artista Pablo Picasso. A compiere il furto fu invece un italiano, impiegato del Museo, di nome Vincenzo Peruggia, proprio per la convinzione che il dipinto spettasse all’Italia perché sottratto durante le spedizioni napoleoniche. La restituzione del dipinto si ebbe, a seguito del tentativo di vendita da parte dell’ingenuo ladro ad un mercante fiorentino. Infine dopo essere stato esibito in Italia (agli Uffizi a Firenze, all’ambasciata di Francia di Palazzo Farnese a Roma e alla Galleria Borghese), il dipinto tornò al Louvre, nel 1913. i dubbi sulla autenticità fanno perno sulla ipotesi che il Peruggia dopo aver rubato la Gioconda, avrebbe potuto commissionare una copia e solo allora sarebbe venuto allo scoperto e avrebbe tentato di venderla tenendo nascosto l’originale. Tale ipotesi fantasiosa contrasterebbe però con le scarse possibilità economiche del Peruggia che non avrebbe potuto pagare una simile copia. Sicuramente il gesto dell’incauto ladro, che pare sia uscito dal Louvre con il dipinto nascosto sotto il cappotto contribuì alla notorietà del dipinto, che già da allora cominciò ad essere oggetto di numerosi articoli e di interesse popolare.