Lercara Friddi

Nome Abitanti: lercaresi
Popolazione (2012): 6.935
CAP: 90025
Provincia: Palermo (PA)
Codice Istat: 082045
Codice Catastale: E541
Coordinate GPS (Lat Lng): 37.75, 13.6
Altitudine (m. s.l.m.): 675
Patrono: Maria SS. Di Costantinopoli
Giorno festivo:  
Altre informazioni


campagne presso Lercara

Scorrendo lungo la PA-AG, si ha l’occasione di visitare il Comune di Lercara Friddi situato alle falde di colle Madore, tra il vallone del Lantro e la vallata di Fiumetorto e del Platani. Sorge a 670 metri s.l.m.. e la sua fondazione si colloca nell’ambito delle città che furono istituite dall’amministrazione spagnola allo scopo di ripopolare i feudi abbandonati (vedi Licentia Populandi del 1595). Il nome è da ricollegare alla moglie del fondatore della cittadina, Baldassare Gomez de Amesqua, che si chiamava Francesca Lercara.
Il Comune è noto per essere stato protagonista dello sfruttamento delle miniere di zolfo. Nel 1828 il ritrovamento di una ricca vena zolfiera, infatti, ha caratterizzato Lercara come un centro industriale. Negli anni ’70 le miniere che per oltre 140 anni, avevano spinto l’economia di Lercara vennero chiuse. Grazie alla istituzione, nel 1993 del Museo ed il Parco Archeologico Industriale della Zolfara di Lercara Friddi, la memoria di questo aspetto della vita socio-culturale della cittadina è stato preservato e valorizzato. Ulteriore elemento di interesse culturale e storico è di sicuro la recente scoperta di un sito Sicano sulla sommità del colle Madore. Le emergenze architettoniche della cittadina sono costituite principalmente da alcuni prestigiosi palazzi come: palazzo Palagonia, attuale sede della municipalità, e Palazzo Scammacca risalenti al XVII sec. e palazzo Miceli, Sartorio e Riso-Ferrara rispettivamente risalenti al XVII, XVIII e XIX sec. ed infine Villa Rose, sorta alla fine della prima metà dell’ottocento, sotto richiesta della famiglia Rose.

veduta di Lercara Friddi

Anche Lercara, come tanti altri Comuni della Sicilia, presenta interessanti aspetti legati alle tradizioni religiose e popolari. Particolarmente sentita è la festa Patronale di Maria SS. Di Costantinopoli. Si svolge dal 18 al 21 agosto, in riferimento al ritrovamento del graffito della Madonna che ha dato origine alla festività. La festa di San Giuseppe vede l’allestimento nelle case dei fedeli, per grazia ricevuta o per devozione, delle tipiche “Tavulate” per i poveri. Il periodo della Pasqua è molto sentito: La Domenica delle Palme, vede la tradizionale processione con il sacerdote che raffigura Gesù che scortato da due soldati romani e dai dodici apostoli in costume d’epoca, sfila sopra ad un asinello. Anche qui, la domenica di Pasqua si può assistere alla rappresentazione detta “U ‘Ncontru” (l’incontro di Cristo risorto con la Madonna e San Michele Arcangelo). A Lercara inoltre si svolge tradizionalmente la cosiddetta Sagra della Pantofola, che è un dolce tipico lercarese realizzato con la pasta frolla e ripieno di un trito di mandorle zucchero, scaglie di cioccolata e zuccata. La manifestazione ha luogo nella prima metà di settembre. Un aspetto di particolare rilievo sotto il punto di vista gastronomico in questa zona è costituito dalla produzione di formaggi tipici.

Dintorni di Lercara Friddi

Grotte della Gurfa

Un percorso inedito, lontano dalle solite mete turistiche ci porta ad esplorare alcune delle località interne della Sicilia. Anche qui è possibile avere delle interesanti sorprese, come quelle di un sito di straordinario interesse storico ed archeologico a poca distanza da Lercara Friddi, presso il comune di Alia …. Si tratta delle Grotte della Gurfa, che risalgono presumibilmente a ben 5000 anni a.C. Un singolare esempio di complesso rupestre, di carattere artificiale scavato nell’ arenaria rossa. Il nome Gurfa si riferisce alle camere articolate su due piani, ivi presenti, e deriva da un termine arabo. – Ghurfa appunto, che tradotto significa camera. La camera di maggiori dimensioni è a forma di campana ed è illuminata dall’alto da un oculo circolare. Resta tuttavia ancora avvolta nel mistero l’utilizzo specifico del complesso rupestre. Alcuni legami sono stati ravvisati con analoghe costruzioni appartenenti alla cultura micenea.

Scorcio di Alia

Anche Alia, che sorge su un’appendice del versante occidentale delle Madonie, può rappresentare un interessante motivo di sosta. Venne edificata sul feudo “Lalia” nel 1615 da Pietro Celestri, Marchese di Santa Croce, e conobbe una rapida crescita demografica per effetto dell’assegnazione in enfiteusi delle terre ai contadini. Il territorio di Alia ha visto nei secoli un sovrapporsi di civiltà: Sicani, Greci, Fenici e Arabi.

Vicari

Infine un cenno deve esser fatto nei confronti della vicina Vicari il cui nome deriva forse dal latino Vicora che significa “villaggi”. Si tratta di un ben conservato centro agricolo, specializzato nella coltivazione del grano, delle mandorle, della vite e dell’ulivo.Di origine araba, venne costruito tra il VII ed il IX secolo, ma è caratterizzato dai resti del Castello dei Chiaramonte. Il territorio verso il XIV secolo fu infatti in possesso della famiglia Chiaramonte. In seguito il piccolo borgo appartenne alla famiglia Valguarnera sino al XV secolo quando passò in proprietà a Francesco del Bosco. Tra le emergenze architettoniche si distinguono inoltre la Chiesa Madre di epoca normanna e la Chiesa di S. Marco del 1600.


Lercara - Duomo lercara - Piazza Duomo Lercara - Chiesa Santa Rosalia Alia - Chiesa Alia - Grotte della Gurfa Alia - Grotte della Gurfa Alia - Grotte della Gurfa Alia - Grotte della Gurfa campagne presso Vicari https://www.fotoartearchitettura.it/faaold/images/stories/sicilia/localita/lercara/paesaggio.jpg Alia -Veduta Struttura ricettiva -agriturismo Vicari - stradina Vicari - chiesa Veduta di Vicari piazza di Vicari Castello di Vicari Scorcio di Vicari Vicari - Castello chiaramontano