aspetti gastronomici

Sicuramente chi si avvicina alla buona cucina Danese non deve aspettarsi di gustare un buon piatto di spaghetti! Le caratteristiche gastronomiche del paese offrono altri tipi di delizie. L’usanza di gustare un caffè – sicuramente meno “ristretto” che da noi in Italia-, si accompagna al rito delle “smørrebrød”, che sono tartine di pane di segale imburrate e guarnite con frutti di mare, salmone o aringhe affumicate. Ma vi si può trovare anche foie gras, formaggio, uova ecc… Le smørrebrød spesso sono destinate a sostituire il pranzo. La birra è a bassa gradazione alcolica, e si consuma ad ogni ora del giorno.

Il fatto che il pranzo possa essere sostituito da degli spuntini, -anche se molto calorici!- non deve trarre in inganno. Una delle usanze più radicate in Danimarca è quella di imbandire sontuosamente le tavole. Queste tradizioni, di antica derivazione, riporta agli usi dei Vichinghi e dei Normanni che amavano pranzare con delle splendide tovaglie e bere nei calici in argento. Anche se il pesce è molto amato, (vi troviamo delle aragoste, salmoni affumicati, anguille, trote…), il piatto simbolo dei Danesi è l’oca, che si serve soprattutto a Natale. L’arrosto di maiale è condito con il cavolo rosso, mentre il capriolo è guarnito con mirtilli. Non mancano piatti di carne per palati raffinati come lo stufato di renna. Altri piatti a base di carne sono le “frikadeller”, polpette di maiale e cipolle, o, le “hakkebof” realizzate con carne di manzo. Il pollo alla danese è invece un trionfo di calorie, dal momento che la ricetta richiede che venga cotto con moltissima panna e burro.

Uno dei primi piatti più noti è invece l’Ollebrød, ottima zuppa fatta con il pane di segale cotto nella birra. Infine i dolci, alcuni dei quali hanno un aspetto a dir poco monumentale. Le torte sembrano quelle che abbiamo imparato a conoscere solo attraverso i fumetti! Alte fino ad un metro sono ad esempio le “Krasenkage” fatte di pasta sfoglia e frutta candita.