Giarre

Nome Abitanti: giarresi
Popolazione (2012): 28.114
CAP: 95010
Provincia: Catania (CT)
Codice Istat: 087017
Codice Catastale: E017
Coordinate GPS (Lat Lng): 37.72972, 15.18444
Altitudine (m. s.l.m.): 81
Patrono: sant’Isidoro Agricola
Giorno festivo: 15 maggio
Altre informazioni


La fondazione di Giarre, il cui nome richiama i noti contenitori di terracotta siciliani, risale al 1558 per enfiteusi, per concessione cioè di terreni ricavati da azioni di disboscamento. L’importanza del centro, che è privo di sbocchi al mare, si accresce dopo il terremoto del 1963, grazie allo spostamento della strada consolare, che viene da allora spostata verso il mare. Nel 1794 Giarre conta già numerosi abitanti tanto che i padri Filippini decidono che la chiesa di Sant’Isidoro e Agata non è più sufficiente per accogliere la popolazione e danno il via alla costruzione della chiesa Madre. È nota la contesa per la supremazia territoriale tra Mascali e Giarre. Nel 1818 un pronunciamento del Parlamento siciliano stabilisce l’autonomia amministrativa di Giarre. Dunque si può affermare che l’abitato di Mascali aveva già perso importanza rispetto a Giarre, prima che la colata lavica del 1928 decidesse definitivamente le sorti dei due paesi, distruggendo l’abitato mascalese.
Finita la contesa con Mascali ha inizio quella con Riposto. Per lungo tempo Giarre e Riposto, altro comune ionico, furono unite. Nel 1841 Riposto, si stacca da Giarre. Nel 1939 i paesi vengono nuovamente riuniti assumendo poi nel ’42 il nome di Jonia. Dal 1945 Giarre e Riposto sono divisi anche se non vi è materialmente alcuna soluzione di continuità tra i due centri.
L’origine di Giarre è legata all’ipotesi che anticamente vi sorgesse Kallipolis, colonia fondata nel VI secolo dai Calcidesi. Anche se non vi sono prove archeologiche a supporto non si può escludere che tale tradizione possa avere un fondamento.
Giarre ha subito negli ultimi due secoli trasformazioni notevoli. L’ultima in ordine cronologico quella relativa alla piazza Duomo, che richiese l’abbattimento di un intero quartiere.

La maggiore emergenza architettonica di Giarre è il Duomo di Sant’Isidoro Agricola in stile neoclassico. E’ costruito in pietra bianca di Comiso e presenta tre navate e la pianta a croce latina. Venne iniziato su progetto di P. Valente nel 1794, ma la sua costruzione si protrasse ben oltre tanto che la costruzione venne conclusa intorno al 1888.la facciata è progetto di Carlo Sada. All’interno pregevoli dipinti ottocenteschi tra cui un’opera del grande artista siciliano Pietro Vasta..
Da Giarre si può facilmente osservare l’attività vulcanica dell’Etna, essendo la cittadina uno dei migliori punti di osservazione della caldera della Valle del bove ( dove si riversano la maggior parte delle colate laviche del vulcano).Pur non essendo stata mai raggiunta dalla lava, è opportuno ricordare che la colata del 1928 che distrusse Mascali giunse comunque alle porte di Giarre e che la cittadina è interessata dai fenomeni di pioggia di sabbia vulcanica.
Giarre è un centro vivace e attivo, che ama mantenere le sue tradizioni. Una singolare manifestazione ha visto riunirsi i tradizionali carretti siciliani nella ampia piazza Duomo, con la partecipazione di gruppi Folk.