San Biagio Platani

Nome Abitanti: sanbiagesi
Popolazione (2012): 3.501
CAP: 92020
Provincia: Agrigento (AG)
Codice Istat: 084035
Codice Catastale: H778
Coordinate GPS (Lat Lng): 37.51, 13.52639
Altitudine (m. s.l.m.): 416
Patrono: san Biagio
Giorno festivo: 3 febbraio
Altre informazioni


Archi di Pasqua - San Biagio Platani

A circa 38 Km. da Agrigento, si trova San Biagio Platani, oggi noto per la spettacolare manifestazione denominata degli “Archi di Pasqua”. Originariamente denominata San Biagio riceve nel 1863 l’aggiunta del nome Platani per distinguersi dagli altri centri italiani aventi uno stesso toponimo.
L’economia del paese si arricchisce nel periodo pasquale di un apporto diverso da quello su cui si basa durante il resto dell’anno, cioè l’agricoltura. Mandorleti, oliveti e vigneti infatti caratterizzano il territorio insieme alla presenza dei seminativi. San Biagio possiede origini che risalgono alla prima metà del 1600, quando alcune abitazioni si insediano intorno ad una Chiesa, anticipando quella che di lì a poco sarà considerata la data dell’insediamento, il 1648, ad opera del feudatario Mariano Gianguercio. La maglia di insediamento è ortogonale e possiede nell’asse centrale la sua ragione distributiva. È documentato che per quasi tutto il XIX secolo la strada principale veniva occupata dalla piccola chiesa del Purgatorio, che fu poi demolita alla fine del secolo.
San Biagio crebbe con costanza fino al XVIII secolo, quando, una crisi nelle produzioni agricole diede luogo ad una inversione di tendenza rispetto ai dati che fino allora si erano registrati: una flessione dell’andamento demografico. La spiccata tendenza alla produzione monoculturale, danneggiò infatti l’economia. Bastava infatti una mancata produzione di un solo anno per provocare una vera e propria carestia.
Il maggiore disagio si registrò nel 1700, quando si susseguirono ben tre carestie per ovviare alle quali venne chiamato tal Agesilao Bonanno, che poi sarebbe diventato signore della terra di San Biagio, in qualità di Vicario. Proprio al 1700 è da ricondurre la tradizione degli archi di Pasqua.