Capodanno – San Silvestro

Il Capodanno è la festa che unisce tutti in quel collettivo brindisi, che seppure in “differita” condividiamo con quasi tutti i Paesi del mondo. Ognuno con i suoi riti scaramantici, ognuno dentro i suoi paesaggi, assolati o innevati, montani o marini. La TV da un po’ di tempo ci consente di “partecipare” ai festeggiamenti di piazza di molte località. Così, grazie ai collegamenti, in molti si finisce per far parte, di un unico popolo, quello che appunto festeggia ed esulta dinnanzi alla propria TV.Spesso ci si dimentica del senso più vero di questo momento e delle antichissime radici di questa festa, che mira al ricongiungimento dell’uomo alle ragioni stesse del suo essere religioso. Mircea Eliade, nel suo “Il sacro e il profano”, riporta: “Per l’uomo religioso delle culture arcaiche, il Mondo si rinnova annualmente; cioè ogni nuovo anno esso ritrova la sua santità originaria, come al momento della sua creazione”. Ed ancora, “Non si tratta soltanto della effettiva cessazione di un determinato intervallo di tempo e dell’inizio di un altro intervallo – come ad esempio può pensare l’uomo moderno- bensì dell’annullamento dell’anno passato e del tempo trascorso” – “con l’Anno Nuovo, nasceva ogni volta un Tempo “nuovo”, “puro” e “santo” in quanto non ancora usato”. Un tempo nuovo quindi, che consentirebbe ad ognuno di rinnovarsi, e ripartire da capo provando ad essere migliore…

        Il Capodanno non è festeggiato in tutto il mondo nella medesima data, per alcuni come ad esempio in Cina si festeggia in prossimità dell’inizio della Primavera… probabilmente perché si tende a considerare l’inizio anno come un momento di rinnovamento dello spirito.
Per ciò che riguarda il Capodanno che ha come data il Primo Gennaio, è bene ricordare che la consuetudine di utilizzare questa data fu iniziata da Giulio Cesare. Il Capodanno è anche una festa religiosa: per la Chiesa celebra l’Ottava del Natale del Signore.
In molti paesi che seguono il calendario Gregoriano come Stati Uniti, Regno Unito e Italia il Capodanno è anche una festa civile. Nel Medioevo, per segnare il capodanno furono utilizzate anche altre date. Ad esempio, in Puglia e in Calabria per lungo tempo si utilizzò la data del primo Settembre, secondo lo stile detto bizantino. Dal 1100 fino al 1752 in Inghilterra il capodanno venne celebrato il 25 marzo ed in Spagna, fino al 1600 la data corrispose con il 25 Dicembre. A Venezia invece era il 1° Marzo. Nel 1691 il Papa Innocenzo XII decretò che l’inizio dell´anno dovesse essere il 1 Gennaio, secondo lo stile chiamato della “Circoncisione”. Infine, con l’adozione universale del calendario gregoriano si fece sì che anche la data del 1 Gennaio come inizio dell´anno diventasse comune a tutti.
Il cosiddetto “veglione” invece risale ai primi del ‘900. Alcune tradizioni vengono tenacemente tramandate di anno in anno e sono: consumare lenticchie per la Vigilia di Capodanno, come auspicio di abbondanza per l’anno nuovo. Anche l’uva passa e le mandorle sono considerati di buon augurio simbolo rispettivamente di ricchezza e di fecondità.
Molti ancora oggi usano scambiarsi doni per Capodanno… Questo è un antico retaggio di una usanza romana. Infatti, presso le antiche popolazioni romane era consuetudine in corrispondenza del periodo del solstizio, scambiarsi delle strenne, prima principalmente costituite da frutti dolci come fichi secchi e datteri. Quindi scambiarsi regali era un modo per augurarsi abbondanza e dolcezza… una dimostrazione d’affetto che perdura ancora oggi.