Milazzo

Nome Abitanti: milazzesi
Popolazione (2012): 32.146
CAP: 98057
Provincia: Messina (ME)
Codice Istat: 083049
Codice Catastale: F206
Coordinate GPS (Lat Lng): 38.2258, 15.2386
Altitudine (m. s.l.m.): 1
Patrono: santo Stefano Protomartire, Protettore San Papino Martire, Compatrono san Francesco di Paola
Giorno festivo: Prima domenica di Settembre
Altre informazioni


Duomo

Situata sulla costa nord della Sicilia, alla base di una lunga e sottile penisola che si protende nel Tirreno l’antica Mylai, è una cittadina che in passato ha sofferto per una politica di sviluppo basata solo sull’industrializzazione e solo recentemente ha scoperto le numerose potenzialità che fanno del suo territorio uno dei maggiori centri di sviluppo turistico della Sicilia costituendo tra l’altro una via naturale per le isole Eolie a poche miglia di distanza. La sua posizione strategica fa si che l’antica Mylai sia stata contesa fin dalle origini. La fortificazione di Milazzo ebbe inizio sotto il dominio arabo nel X sec. d.C., nel luogo dove era sorta l’acropoli ai tempi dei Greci.
In periodo medievale fu suddivisa in tre parti: la città murata, il borgo e la parte bassa. Dal sec. XVIII la città comincia ad espandersi. La salita Castello conduce all’antica rocca. Un portale offre l’accesso al Castello di Federico II. lo spazio è condiviso con il Duomo secentesco. Il castello, edificato da Federico II, ha al suo interno la grande sala delle cinque campate che vide riunito il Parlamento Siciliano nel 1295.
Dalla punta del castello si gode di uno splendido panorama sulle isole Eolie e sulla baia del Tono. La cinta aragonese del XV sec. è caratterizzata da cinque torri, due delle quali, ravvicinate, nascondono il bel portale d’accesso ad arco acuto sormontato dallo stemma dei reali di Spagna, Isabella e Ferdinando.La parte più antica della città è la cittadella fortificata che domina dall’alto i quartieri medievali che si estendono lungo il pendio della collina. All’interno del borgo vi sono numerosi edifici religiosi, come:

– il Santuario di S. Francesco di Paola la cui pregevole facciata è armoniosamente movimentata da una scalinata ad andamento curvilineo, da finestre e da una tribuna che sovrasta il portale.

– Il Duomo Vecchio del 1608, esempio di manierismo siciliano, che ha conosciuto diverse vicende essendo stato adoperato come magazzino, carcere ed addirittura stalla.

– Il Palazzo dei Vicerè, del XVI sec. ma arricchito nel XVIII da bei balconi con mensole barocche,

– la Chiesa della Madonna del Rosario, sede, fino al 1782, del Tribunale dell’inquisizione, eretta nel XVI secolo e profondamente rimaneggiata nel corso del XVIII sec., quando l’interno fu decorato con stucchi e affreschi, opera, questi ultimi, del pittore messinese Domenico Giordano.

La zona più recente della città, viene invece chiamata la città bassa, e fu costruita quando, nel XVIII sec., venne presa la decisione di abbandonare la città alta per stabilirsi in una zona pianeggiante e più vicina al mare. Il centro della città bassa ruota intorno a piazza Caio Duilio, fiancheggiata sul lato ovest da Palazzo Marchese Proto e, sul lato est, dall’elegante facciata della Chiesa del Carmine, arricchita da un portale, con architrave scolpito a ghirlande e volute, e da una nicchia con la statua della Madonna della Consolazione.
A ponente la costa si apre una strada costiera parallela al mare che conduce alla Grotta di Polifemo, sede del mitico episodio dell’incontro di Ulisse con il Ciclope. Di fronte si stende l’ampia spiaggia della Baia del Tono. Nei dintorni di Milazzo, andando verso Capo Milazzo, si può incontrare un belvedere che consente di ammirare un panorama che abbraccia il mare delle Eolie e sullo sfondo le coste della Calabria. Il Belvedere inoltre consente di raggiungere un eremo, dove si dice rimase bloccato St. Antonio a causa di una tempesta nel 1221.