Forma di governo: Repubblica presidenziale
Indipendenza: 11/8/1960 (già colonia francese)
Superficie: 1.284.339 Km²
Paesi confinanti: Libia a NORD, Niger, Nigeria e Camerun a OVEST, Repubblica Centrafricana a SUD, Sudan ad EST
Popolazione: Abitanti: 8.707.000 al 2001
Capitale: N'Djamena (826.000 ab.)
Densità: 7 ab/Km² il cui nome significa "riposo".
Monti principali: Emi Koussi 3415 m
Fiumi principali: Chari 875 Km (tratto del Ciad, totale 1400 Km)
Laghi principali: Lago Ciad 9000 Km² (parte del Ciad, totale 16.300 Km² in media)
Clima: Il Ciad è suddiviso in tre zone climatiche: quella sahariana, quella saheliana intermedia e quella sudanese. Il clima è di tipo tropicale semiumido a sud e desertico a nord, le temperature medie sono elevate ed oscillano tra i 20° e i 34°C. Il periodo delle piogge va da luglio a settembre, con 20°-25°C; la stagione secca va da novembre a maggio, con 25°C fino a 40°C. Il periodo consigliato per visitare il Paese va da novembre fino a maggio.
Lingua: Francese, Arabo (ufficiali), dialetti sudanesi
Religione: Musulmana 44%, Animista 33%, Cristiana 23%
Moneta: Franco CFA (100 centesimi)
Altre città: Ati, Biltine, Faya-Largeau, Mongo, Mao, Bol, Moundou, Doba, Bongor, Sarh, Abechè, Am-Timan, Lai
Gruppi etnici: Sara 27,7%, Arabi 12,3%, Mayo-Kebbi 11,5%, Kenem-Bornu 9%, Ouaddai 8,7%, Hadjarai 6,7%, Tandjilè 6,5%, Gorane 6,3%, Fulani 2,4%
Giorni festivi: 1° gennaio: Capodanno; 25 maggio: Festa della Liberazione africana; 7 luglio: Liberazione nazionale; 11 agosto: Anniversario dell'Indipendenza
28 novembre: Proclamazione della Repubblica; 1°dicembre: Anniversario della Vittoria di Deby su Habré.
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Il Ciad viene generalmente definito come uno dei paesi 'in via di sviluppò ed ha recentemente intrapreso un processo di modernizzazione. Negli anni Ottanta è stato classificato come la nazione più povera del mondo. Il clima, l'esiguità delle risorse, la mancanza di infrastrutture e l'inesorabile avanzamento del deserto concorrono a creare un'economia particolarmente debole.
La situazione in Ciad è instabile e parecchie zone del Paese presentano rischi sotto il profilo della sicurezza. Nella parte settentrionale del Paese (Tibesti - Bourkou – Ennedi) vi è rischio di aggressioni e rapimenti. Inoltre vi sono campi minati non ancora rilevati con precisione. Combattimenti in corso nella regione di Darfur in Sudan possono destabilizzare anche la sicurezza delle regioni confinanti e migliaia di fuggiaschi cercano rifugio in Ciad. Lungo il confine vi è pertanto una zona priva di sicurezza lunga circa 600 km. Durante il periodo delle piogge (da maggio a ottobre) le strade nel sud del Paese sono quasi tutte pressocchè impraticabili e le grandi distanze, la penuria di benzina e la precarietà delle reti stradale diventano seri problemi.
L'assistenza medica non è garantita. Oltre alle malattie tropicali sono anche presenti la tubercolosi e la leishmaniosi trasmessa dalla phlebotomus papatasii. Nonostante le numerose difficoltà, la popolazione ha voglia di costruire un futuro più stabile. Le condizioni climatiche non favoriscono lo sviluppo economico del nord che è desertico (Sahara) mentre più favorevole è la situazione a sud dove la savana diventa più ricca di acqua e di pozzi. I due fiumi più grossi, Sciari e Logore, sono scarsi di acqua durante la stagione della secca ma gonfi durante le piogge e ricchi di pesce, di conseguenza le loro rive sono frequentate da tribù di pescatori.
Alla base dell'economia del Ciad è la coltivazione del cotone. L'allevamento è costituito da caprini, ovini e bovini; presenti anche quelli di cavalli, cammelli ed asini. Buone le risorse di stagno e di salgemma; Importante risorsa è il lago, che dà il nome allo stato, in alcuni tratti le sue acque sono dolci e in altri sono salate, è alimentato dai fiumi Chari e Komadugu Yobe, posto al confine tra Nigeria, Camerun, Niger e Ciad. Esso non ha deflusso al mare, è poco profondo e la sua superficie (intorno ai 16.000 km2) si è ridotta a meno di un decimo in soli dieci anni a causa della desertificazione. Caratteristica manifestazione dell'architettura locale sono i "boukarous", capanne di forma cilindrica di fango secco e con il tetto di pagliacircondate spesso da "sarés" (singolare saré) che sono muriccioli di fango secco che racchiudono una porzione di terreno a forma di quadrato nella quale sono poste alcune "boukarous".
Una quantità più o meno ampia di "sarés" forma un villaggio. Nell'arte africana, la vita umana è sempre considerata in rapporto con le realtà del mondo invisibile. Ciò perché la vita dell'uomo africano è intrisa di credenze religiose. E'quindi impensabile una espressione artistica che non sia in relazione con la religione e la società.
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