Pastelli

In Francia nel Settecento la tecnica del pastello conobbe il suo periodo di maggiore fioritura, soprattutto quando Re, aristocratici intellettuali “illuminati” ma anche cortigiani e borghesi ricorsero ad un ritratto a pastello per tramandare ai posteri la propria immagine. Adoperati spesso senza pennelli e stesi con le dita, i pastelli consentivano un rapido catturare delle immagini e quindi, espressioni particolari del volto o istanti fuggenti di un improvviso movimento, venivano fissati con facilità. La veneziana Rosalba Carriera divenne famosa per gli splendidi ritratti che eseguì usando questa tecnica rendendo attraverso l’uso del pastello i colori dell’incarnato e la lucentezza dei capelli. Il successo del pastello declinò verso la fine del XVIII secolo ma fu poi ripreso da grandi artisti; alcuni pittori impressionisti tra cui Degas, Renoir, Cézanne, Gauguin e Cassatt raggiunsero elevati livelli qualitativi rivelando la padronanza piena della tecnica e ottennero effetti di luce e variazioni tonali che consacrarono l’utilizzo di questa tecnica con la realizzazione di importantissime opere.
I bastoncini di pastello sono ottenuti modellando un impasto di pigmenti puri in polvere e acqua, resa agglutinante da leganti di vario genere. La morbidezza, la ricchezza del tono e la grande luminosità delle tinte, dovuta all’alta concentrazione di pigmento, fanno del pastello uno dei più indicati materiali per dipingere ed ottenere effetti gradevoli e di rispondenza immediata.
I pastelli possono essere utilizzati di taglio o di piatto, con una varietà esprimibile nel tratto che può essere incrociato o sovrapposto e si possono sfumati con le dita o con l’apposito sfumino. Attraverso l’alternanza di toni e segni si possono ottenere chiaroscuri di grande effetto. Il supporto utilizzato, è generalmente la carta, che deve essere sufficientemente ruvida per trattenere il pastello (secco, a olio, a cera) sulla sua superficie. Spesso si deve ricorrere all’uso di fissativi che migliorano l’adesione delle particelle dei pastelli al supporto. Incolore, non ingiallente e a rapida essiccazione, da usare in modeste quantità per evitare cambiamenti di tono. Il fissativo è composto da resine incolori, etanolo. La vernice per pastelli ad olio, rende resistenti allo sfregamento e impermeabili i lavori eseguiti con pastelli ad olio e a cera.
Anche la carta, come già accennato deve avere certe caratteristiche… la carta da pastello tradizionale, deve avere una superficie che permette di sfruttare l’accostamento della trama con il pigmento; è disponibile in una vasta gamma di tonalità ed è molto indicata anche per i lavori a Gesso e a carboncino. Molto usata è la Carta Vellutata, che ha una superficie veramente vellutata che permette al pastello di aderire in modo perfetto, permettendo di comporre aree di colore con un leggero trasparire della trama sottostante. La carta semiruvida ha una trama sottile, leggermente granulosa, che trattiene molto colore e permette di stendere il pastello in strati densi. La carta smerigliata dalla superficie granulosa infine permette un effetto grossolano, che può essere voluto per raggiungere effetti particolarmente espressivi.