Vienna

Contrariamente alla immagine diffusa che se ne ha, di città austera e rigorosa, Vienna è una città vivace e ricca di fermenti culturali che investono ogni campo, l’architettura e la musica, l’arte e la letteratura. L’aria che vi si respira è fresca come quella dei prati appena tagliati, dei fiori che vengono composti nelle aiuole con l’arte di ritmi quotidiani. Questa cura costante dell’aspetto cittadino costituisce un elemento di riconoscimento visivo e culturale del contesto viennese. Vienna oltre che essere una splendida capitale europea, rappresenta anche infatti un ottimo esempio di gestione del territorio urbano.

Note storiche

Nel 1857 le mura della città furono abbattute e successivamente, intorno al centro storico, si sviluppò la nota Ringstrasse,  lungo la quale si trovano importanti edifici pubblici, palazzi, giardini ed eleganti locali, una sorta di vetrina dell’ex-monarchia austro-ungarica. Tra i tanti edifici spicca la Postparkasse, -uffici della cassa di risparmio postale imperiale- realizzata da O. Wagner nel 1904. Coronata da un pergolato d’onore con la statua della vittoria alata, è a pianta trapezoidale e si distingue per un uso di materiali nuovi e dei dettagli realizzati in alluminio. Troviamo sempre sulla Ringstrasse lo Stadtpark, l’Opera di Stato, la Hofburg, il Parlamento, il Burgtheater, l’Università e la Borsa, oltre al Museo di Belle Arti e al Museo di Storia Naturale.

OTTO WAGNER. Sotto il punto di vista più strettamente architettonico è interessante notare l’impronta data alla città dalla fine dell’800 ad i primi del ‘900 da Otto Wagner (1841-1918).
La Scuola di Vienna, posta tra Art Nouveau e purismo prerazionalista fu dominata dalla sua figura che contribuì notevolmente al rinnovamento dell’architettura viennese. Da un inizio di tipo classicista Wagner giunse poi ad assumere un ruolo nell’ambito della Secessione viennese, che si opponeva all’arte ufficiale. Egli si proponeva all’interno del movimento secessionista come il più moderato dei riformatori. Le opere di Wagner si distinguono all’interno del fenomeno art Nouveau per un maggior rigore compositivo e per la predilezione delle linee rette e schemi compositivi basati sul quadrato, sul rettangolo e sul cubo ed una decorazione contenuta, di superficie, che non andava ad intaccare la purezza delle strutture. Otto Wagner condusse dal 1894 al 1901 i lavori di costruzione della metropolitana di Vienna considerando tale progetto come decisivo per l’immagine della città. Realizza una serie di edifici nuovi lungo la Ringstrasse per il collegamento tra la città storica e la periferia. Con la creazione del Ring, – anello- si promuoveva l’idea di una città figlia del tempo, e quindi dello sviluppo tecnologico attraverso un nuovo linguaggio formale che ben rappresentava i cambiamenti in atto. Egli si dedicò con creatività sia alle componenti più grandi, come i ponti e gli edifici delle stazioni, che a quelle più piccole (ringhiere, lampade, insegne); Sebbene ancora caratterizzata da una certa simmetria e rigidezza planimetrica, la nuova architettura proposta da Wagner presentava molte innovazioni compositive, come le ampie superfici vetrate, l’uso di nuovi materiali e della decorazione quali elementi di rinnovamento del repertorio tradizionale. Tutti questi elementi verranno sviluppati negli anni successivi. Gli architetti della Secessione, allievi e continuatori di Wagner, si spingeranno fino alla realizzazione di architetture funzionali che influenzarono certamente la nascita del Movimento Moderno.
Altro importante protagonista della scena architettonica viennese fu Olbrich (1867-1908), discepolo di Wagner e fondatore del movimento secessionista insieme a Gustav Klimt. Progetta il Padiglione della Secessione (1898-99) con volumi nitidi sormontati dalla cupola emisferica. Tra gli architetti viennesi da non dimenticare anche Josef Hoffmann (1870-1956), il progettista del Palazzo Stoclet a Bruxelles (1905-14), che è noto nell’ambito dell’Art Nouveau soprattutto nel campo design. Fra i protagonisti del gruppo viennese spicca inoltre Adolf Loos che offrirà un fondamentale contributo alla ricerca architettonica moderna contestando all’Art Nouveau gli eccessi decorativi e floreali e rifiutando l’ornamento (Vedi il suo saggio: Ornamento e delitto del 1908 in cui sostiene la necessità di un’architettura funzionale).

Le stazioni della metropolitana (1898-99); Vedi FOTO- l’ex stazione di Karlsplatz (punto d’incrocio delle linee U1, U2 e U4), restaurate alla perfezione. I padiglioni sono due, ed oggi uno serve per raggiungere delle piccole mostre del Museo della Storia di Vienna, mentre l’altro è un noto caffè cittadino.

Le altre importanti emergenze architettoniche della città di Vienna sono:

  • Edificio gotico più importante dell’Austria, il Duomo di Santo Stefano fu dedicato al primo martire del Cristianesimo. Il duca Rodolfo IV di Asburgo nel 1359 inaugurò la costruzione con la posa della prima pietra della navata gotica. Le parti più antiche del Duomo sono la Porta Grande e le torri pagane, romaniche costruite nel XIII sec.- di queste, la torre sud completata nel 1433, è alta 136,7 metri ed è chiamata dai viennesi “Steffl”. Dopo il 1511 la costruzione del duomo proseguì più in stile gotico; la torre nord, fu sormontata nel 1579 da una cupola di tipo rinascimentale e nel XVIII sec. fu dotato di altari barocchi; Nella torre sud si trova a 73 metri di altezza la camera del guardiano della torre oggi belvedere, che fu originariamente un punto di vedetta. Nella torre nord dotata di ascensore rapido fino alla piattaforma panoramica, è appesa la campana più grande dell’Austria – Pummerin-. Vicino all’ascensore per arrivare alla torre nord si trova la discesa che porta alle catacombe.
      
  • La facciata del Duomo si riflette sulle forma specchiate della Haas Haus, importante realizzazione di architettura contemporanea progettata da Hans Hollein nel 1989. L’occasione è quella della realizzazione di un centro commerciale e annesso parcheggio, ma si giunge ad una architettura che ormai fa parte dell’immagine della città. L’edificio è costituito da una serie di corpi cilindrici che sovrapponendosi e accostandosi realizzano una forma particolarissima, caratterizzata da una pluralità espressiva di forme che creano contrasto con il contesto storico in cui si trovano, ma nel contempo si armonizzano con esso. Gli spazi funzionali interni sono stati accuratamente differenziati e i collegamenti posizionati in punti ottimali. Quattro sono le superfici d’accesso per il pubblico che si ripartiscono intorno ad un unico spazio centrale, a forma di cono rovesciato, dove hanno posto le scale di collegamento ai vari piani. Il risultato è una perfetta sintesi di caratteri distributivi, in cui le infrastrutture sono posizionate nei piani inferiori sotterranei. La frequentatissima caffetteria occupa il primo di questi ed è collegata con la zona commerciale. 
  • La Hofburg, nel centro storico di Vienna, è il castello imperiale dove risiedevano l’imperatore Francesco Giuseppe e Sissi insieme ai loro figli e al loro intero seguito, e dove rappresentarono il regno degli Asburgo e ne guidarono la politica fino al 1918. Oggi vi si trovano la sede del presidente della repubblica austriaca e un centro congressi oltre alcune importanti collezioni d’arte. In origine era un castello del XIII sec. (tracce dell’antico castello medioevale sono ancora visibili nella cappella gotica) che fu ampliato progressivamente con l’aumentare del potere esercitato dagli Asburgo fino a diventare la residenza che oggi ammiriamo. All’interno della Hofburg, le camere private della famiglia imperiale sono oggi visibili al pubblico. Inoltre è possibile visitare le sale per gli ufficiali dello stato maggiore imperiale, la grande sala delle udienze e la camera delle conferenze in cui si riunivano il consiglio dei ministri e il consiglio della corona, oltre allo studio dell’imperatore Francesco Giuseppe e il salotto e la camera da letto della sua consorte. Le sale sono in stile Rococò con esuberanti stuccature e preziosi arazzi di Bruxelles del XVII/XVIII secolo, lampadari di cristallo di Boemia e stufe in maiolica. I mobili del XIX secolo sono in stile Luigi XV e in stile Impero. 


Schönbrunn, capolavoro d’arte barocca ed ex-residenza estiva dell’imperatrice Sissi, è una delle attrazioni principali di Vienna sia per il suo valore storico che per la sua posizione. L’imperatore Francesco Giuseppe (1848 – 1916), qui trascorse i suoi ultimi anni di vita e dopo la sua morte avvenuta nel 1918, il castello passò all’amministrazione della repubblica appena fondata. Le sale del castello sono in stile rococò; le pareti e i soffitti in bianco con ornamenti in lamina d’oro, i lampadari in cristallo di Boemia e stufe di maiolica conferiscono al castello un’aria sfarzosa. Molta storia è passata nelle sue sale… Basti pensare che nella sala degli specchi suonò Mozart all’età di 6 anni o che nel Salone Cinese Blu, l’imperatore Carlo I firmò nel 1918 il suo atto di rinuncia al governo segnando la conseguente fine della monarchia. Tutto intorno uno splendido parco articolato con caratteristiche di architettura dei giardini diverse.
 

  • Il Giardino Zoologico di Schönbrunn, fa parte del parco di Schönbrunn. Vanta d’essere lo zoo più antico del mondo ancora in servizio e l’unico “serraglio barocco” conservatosi fino ad oggi. Al suo interno sono varie specie di animali. Vedi FOTO
      
  • Il labirinto di Schönbrunn appartiene alla tradizione dell’architettura di giardini dei labirinti verdi, e ne costituisce uno degli esempi più famosi. Costruito fra il 1698 e il 1740 consisteva all’origine di quattro parti diverse con un padiglione centrale rialzato dal quale si poteva avere un’idea chiara di tutto il labirinto. Nel 1892, fu eliminato e nell’autunno del 1998 furono iniziati i lavori per riportare a nuova vita questo giardino dalla superficie complessiva di 1.715 mq cercando di ricostruire il più possibile il suo aspetto originale.
      
  • Il Prater di Vienna – vedi FOTO- è una area della città dedicata agli spazi ricreativi e al verde. Rappresenta anche uno dei più antichi parchi dei divertimenti d’Europa e presenta modernissimi impianti di giochi. Naturalmente è attrezzato con vari servizi come ristoranti e caffè. La ruota del Prater è il suo simbolo. Essa consente di vedere la città da un’altezza di 64,75 metri e si muove ad una velocità di 0,75 metri al secondo. Costruita nel 1896/97 dall’ingegnere inglese Walter Basset. Vedi scheda parchi di divertimento.
      
  • Nella zona fra il Danubio e la UNO-City sta sorgendo un moderno centro multifunzionale, in contrasto con la parte storica di Vienna chiamata la città del Danubio -Donau-City-. Il progetto, opera di architetti viennesi dovrebbe essere completato entro il 2012 circa. Attualmente, gli edifici più significativi sono l’Ares Tower dell’architetto Neumann e l’Andromeda Tower dell’architetto Holzbauer. La zona da adibire ad uso uffici si trova in gran parte vicino alla stazione della metropolitana Kaisermühlen. La parte centrale della zona ad uso abitazioni che comprende 1500 appartamenti circa, si estende lungo il Donaupark e tocca la riva del Nuovo Danubio. Oltre alla zona uffici e alla zona abitazioni, dovrebbe sorgere una serie di attrezzature per il tempo libero, lo sport e la formazione.
padiglione metropolitana Otto Wagner
padiglione metropolitana Otto Wagner
giardino
carrozza
Cattedrale St Estefan
galleria Ringstrasse
panorama
Schönbrunn
zoo
ruota del Prater
padiglione Schönbrunn
Schönbrunn - parco